Francesco Pupa: attore, regista e autore Crotonese.

Il mio primo incontro con il teatro è stato del tutto casuale. Oggi devo ringraziare la professoressa di italiano delle scuole superiori che con estrema gentilezza mi ha invitato a prendere parte al progetto teatrale scolastico. Le sue parole? “O ven aru teatro o ti boccio”: pura poesia!

Il Teatro Stabile di Calabria ha accolto un Francesco senza esperienza, insegnandogli che si può calcare il palcoscenico solo con impegno e dedizione, passione e umiltà.

Negli anni ho visto aprirsi davanti ai miei occhi diversi sipari, eppure l’emozione è la stessa di quella provata alle scuole superiori. Quella stessa emozione mi spinge a non fermarmi mai e a studiare continuamente, aggiungendo tasselli ad un puzzle infinito.

Lavorare con diverse compagnie e recitare diversi ruoli ha arricchito e arricchisce continuamente il mio bagaglio, ma il viaggio più ostico e allo stesso tempo soddisfacente è per me quello di cercare fonti, pensare ai dettagli, vivere altre vite: scrivere spettacoli. Una terra martoriata e dimenticata come la mia ha bisogno di qualcuno che parli di civiltà, più o meno negata dai potenti: il mio impegno è per Lei, a cui sono immensamente legato.

Leo de Berardinis diceva: “Non si può bleffare se c’è una civiltà teatrale, e il teatro è una grande forza civile” ed è esattamente questo che mi spinge a continuare il mio viaggio, insegnandolo anche ai ragazzi nelle scuole e nei vari laboratori.

La voglia di imparare e di mettermi in gioco mi ha portato in televisione con progetti ambiziosi, ruoli variegati e diversi registi tra cui Danny Boyle, che mi ha affidato il compito di Dialogue e Dialect Coach in Trust.

Non so più se sia per passione o per necessità: ho scelto questo mestiere per vivere e non limitarmi ad esistere.

Trovi qui la lista completa di ciò che ho fatto professionalmente.